USA conferma origine artificiale SARS-CoV-2
Dipartimento USA conferma origine artificiale SARS-CoV-2: ora chiedete scusa a Montagnier!
Lentamente, con molta calma, stanno salendo sempre più persone sul carro dell’origine artificiale del Sars-coV-2.
“Virus uscito dal laboratorio”
Il quotidiano americano ha infatti riportato i dati preliminari dell’indagine svolta dal dipartimento in merito all’origine del Sars-CoV-2.
Un’analisi che diverse agenzie pubbliche statunitensi stanno portando avanti dietro l’input del Presidente Joe Biden e del Congresso.
Il parere del Dipartimento dell’Energia non è considerato di secondo piano negli Stati Uniti, tutt’altro.
Quest’ultimo giudizio fa il pari con quanto aveva già affermato un’altra importante agenzia americana l’FBI. Anche in quegli uffici sono piuttosto convinti che il Sars-cov-2 sia uscito dall’Istituto di virologia di Wuhan.
Con il passare del tempo saranno sempre più frequenti le prese di posizione verso questa ipotesi: si sa il tempo è galantuomo e ad emergenza finita diventa anche mediaticamente più facile assumere determinate posizioni. Ricordiamo infatti come all’inizio dello scoppio dell’emergenza sanitaria, l’unica teoria ritenuta accettabile era quella della zoonosi, ossia della trasmissione del virus da un pipistrello, attraverso un animale ospite fino all’uomo.
Le tempistiche estremamente ridotte per questo salto di specie, la mancata identificazione dell’animale ospite insieme alla presenza di un laboratorio di massimo sicurezza proprio nella città di Wuhan avevano però fatto storcere il naso a diversi scienziati di fama internazionale.
Un’ipotesi che era stata oggetto di derisione dei soliti noti fact checker, che avevano portato anche alla censura sui social network di qualsiasi contenuto che potesse fare riferimento all’ipotesi dell’origine artificiale.
Come abbiamo più volte raccontato su Byoblu, l’origine del Sars-coV-2 non coinvolge solo l’istituto di virologia di Wuhan, ma anche una ONG americana, la EcoHealth Alliance. Un’organizzazione che ha ricevuto nel tempo finanziamenti dal dipartimento della salute guidato da Anthony Fauci per effettuare sperimentazioni sul coronavirus che avevano tutta l’aria di essere del tipo “gain of function”.
L’aspetto più preoccupante di questa vicenda è che, nonostante le prove ormai schiaccianti, non si sia ancora posto un freno agli esperimenti di guadagno di funzione sui virus.
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