Nel 2015 l’emisfero Nord del pianeta comincerà a raffreddarsi

Nel 2015 il clima nell’emisfero settentrionale cambierà gradualmente e si raffredderà. Queste conclusioni sono state raggiunte dallo scienziato dell’Agenzia Nazionale giapponese specializzata per la ricerche marine Mototaka Nakamura.

Nel corso della sua ricerca, lo scienziato giapponese ha analizzato le variazioni della temperatura superficiale dell’acqua nel mare della Groenlandia dal 1957 ad oggi ed ha confrontato questi dati con il cambiamento climatico globale nello stesso periodo.

Secondo la Voce della Russia, in base alle sue analisi statistiche, Nakamura deduce che il ciclo del riscaldamento globale attualmente in atto verrà sostituito dall’opposta tendenza di raffreddamento.

Lo scienziato giapponese ha analizzato le temperature dell’oceano rilevate per più di cinque decenni, concludendo che il clima dell’emisfero settentrionale del nostro pianeta potrebbe subire un periodo di raffreddamento a partire dal 2015.

Mototaka Nakamura, scienziato senior presso l’Agenzia giapponese per la Scienza del Mare e della Terra, ha analizzato le temperature superficiali del mare della Groenlandia dal 1957 ad oggi e come queste influenzano il cambiamento climatico.

Nakamura, nello studio pubblicato sulla rivista scientifica degli Stati Uniti il 28 giugno, ritiene che le temperature del Mare della Groenlandia potrebbero servire come un indicatore anticipatore dei cicli di raffreddamento e di riscaldamento, che avvengono in media ogni 70 anni.

Secondo lo scienziato nipponico, le acque del Mare di Groenlandia sembrano essere vicino alla fine di un ciclo di riscaldamento. Il clima nell’emisfero settentrionale si era raffreddato dal 1940 al 1970, ma ha iniziato un trend di riscaldamento nel 1980.

Nel mese di marzo, anche gli scienziati russi hanno pronosticato l’arrivo di una Era Glaciale minore nel 2014 [Leggi l’articolo]. Lo scienziato russo Vladimir Bashkin, insieme con il suo collega Rauf Galiulin dell’Istituto sui problemi fondamentali della biologia dell’Accademia russa delle scienze, spiega che l’attuale riscaldamento planetario è la conseguenza dell’uscita del pianeta dall’Era Glaciale minore, prospettando breve l’entrata in un periodo di freddo.

L’inizio di un nuovo ciclo è legato al cambiamento dell’attività solare. La potenza della radiazione del nostro astro principale diminuisce e ciò determina un impatto sul clima. Le ricerche scientifiche sul clima delle ere geologiche mettono in dubbio la fondatezza delle richieste del Protocollo di Kyoto, afferma Vladimir Bashkin.

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