La superluna suscita timori per possibili disastri

La superluna del 14/11/ 2016, secondo uno studio scientifico pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, potrebbe causare terremoti e tsunami. La più vicina superluna degli ultimi 68, e prima di questo secolo, suscita timori perché potrebbe generare forti forze di marea scatenando maremoti devastanti e innescando mega terremoti per lo stress sulla crosta terrestre causato dall’attrazione gravitazionale combinata dal contemporaneo allineamento Sole-Luna-Terra e il perigeo lunare.

Una superluna è una luna piena o nuova che si verifica al momento del più vicino approccio (perigeo) della Luna alla Terra nella sua orbita ellittica. La superluna piena del mese di novembre 2016 sarà la più grande e più brillante degli ultimi 68 anni, più di quanto non lo è stata il 26 gennaio 1948. La prossima luna piena si avvicinerà alla Terra solo il 25 novembre 2034. Il termine scientifico adeguato per una superluna è “perigeo-syzygy del sistema Terra-Luna-Sole” durante il massimo avvicinamento (perigeo) della Luna alla Terra. In astronomia, il termine syzygy rappresenta una configurazione rettilinea di tre corpi celesti in un sistema gravitazionale, nel nostro caso appunto Terra-Luna-Sole. Il termine superluna è stato usato per la prima dall’astrologo Richard Nolle nel 1979, in riferimento ad una luna nuova o piena che si verifica quando la Luna è più vicina alla Terra o molto vicino (90%) al suo punto più vicino alla Terra. Il termine è stato diffuso durante la luna piena al perigeo che si è verificata il 19 marzo 2011 e da allora alcuni astronomi lo hanno utilizzato sui popolari media per descrivere un perigeo di luna piena o nuova.

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Una superluna piena è più grande e più luminosa di una luna ordinaria perché è più vicina alla Terra rispetto al solito. Ma in termini pratici, di solito è difficile per gli osservatori casuali rilevare una differenza di dimensioni con un una luna piena ordinaria o all’apogeo. Ma la differenza può essere dimostrata mediante misure scientifiche oggettive. Le misurazioni hanno dimostrato che la luna piena al perigeo è di circa il 14% più grande di diametro e circa il 30% più grande di una luna piena nel suo punto più lontano (apogeo) dalla Terra. Una luna piena al perigeo brilla anche circa il 30% più di una luna piena in auge. La luna piena di novembre, secondo gli astronomi, si verificherà solo circa un’ora e mezza dopo avere raggiunto il perigeo, cioè il 14 novembre alle ore 13:52 GMT. Al perigeo, la Luna si avvicinerà Terra a una distanza di circa 356,509 km, rispetto alla distanza media di 384.470 km e un apogeo di 406,662 km. La Luna sarà ancora più vicina alla Terra al perigeo del 25 novembre 2034, ad una distanza di 356,446 km. La luna piena più vicina di questo secolo sarà vista il 6 dicembre 2052 ad una distanza di 356,425 km.

Gli scienziati avevano precedentemente negato i timori sui possibili disastri, dicendo che anche le più potenti forze di marea sono troppo deboli per causare terremoti. Ma i teorici hanno insistito sul fatto che la presenza di grandi terremoti in passato intorno al periodo della superluna. Il terremoto e maremoto dell’Oceano Indiano del 2004 che ha devastato l’Indonesia, il terremoto del Cile del 2010, e il terremoto e lo tsunami del 2011 di Tohoku in Giappone, dimostrano che la superluna può anche innescare terremoti. Ovviamente l’augurio di tutti noi è quello di poterci godere il fenomeno celeste di una grande e brillante luna piena senza dovere temere o subire disastri sul nostro pianeta.

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