Islanda, i paesaggi alieni delle sorgenti termali [Fotogallery]

Una panoramica a volo d’uccello di un paesaggio alieno? In un certo senso sì, se non fosse che lo scenario che pare di un altro pianeta è in Islanda. Johann Vihjalmsson, il 52enne islandese autore di questi scatti, ha ritratto da molto vicino uno degli elementi naturali più affascinanti del suo Paese: le sorgenti termali che costellano, con fumarole e geyser, il giovane suolo vulcanico dell’Islanda.

Gli scatti ultra ravvicinati permettono di apprezzare a pieno i colori associati alle diverse specie di batteri che vivono in questi habitat inospitali.

Vihjalmsson ha realizzato gli scatti in una località termale non lontano da Reykjavik. «È un ambiente entusiasmante – racconta il fotografo – c’è il ghiaccio, e la neve, e il suolo che ribolle intorno a te, con i pennacchi di vapore che si innalzano verso il cielo.»

Non sono le prime foto di affascinanti paesaggi islandesi, ma queste mostrano dettagli straordinari. Vihjalmsson ha fatto della ricerca della bellezza nelle piccole cose la filosofia di tutto il suo approccio alla fotografia.

La distanza molto ravvicinata a cui sono state scattate le foto viene definita “close up” dagli addetti ai lavori o anche, in termini più colloquiali, “point blank range” (letteralmente, a bruciapelo, con un termine preso in prestito dalla balistica).

Vihjalmsson non è un fotografo professionista: nella vita ha un negozio di musica, ma essendo circondato da scenari naturali di rara bellezza – in Islanda ci sono più di 200 vulcani e alcuni dei più famosi geyser del mondo, disseminati in almeno 12 località dell’isola – ha inforcato la fotocamera un anno fa e non se ne è più separato.

Realizzare questo servizio non è stato semplice: si cammina su terreni fangosi e il rischio di scivolare in una pozza d’acqua bollente è sempre in agguato.

L’incredibile dettaglio delle sfumature cromatiche. In termini geologici l’Islanda è una terra molto giovane. Si pensa abbia iniziato a comparire dall’oceano circa 20 milioni di anni fa, con una serie di eruzioni vulcaniche della dorsale medio-atlantica.

Si tratta ancora oggi di una terra in divenire, che giace sul confine divergente tra la placca euroasiatica e quella nordamericana. Ecco perché geyser e vulcanesimo ripetuto sono fenomeni all’ordine del giorno.

Lo stesso termine “geyser” deriva da una parola islandese, Geysir, il nome del più antico geyser conosciuto al mondo, che si trova nella valle islandese di Haukadalur.

La grande diffusione di fonti di energia geotermica nell’isola, ma anche di fiumi e cascate derivanti dai molti ghiacciai, fanno sì che gran parte della popolazione abbia accesso a fonti di energia pulita e a basso costo.

Bellezza a parte, sorgenti termali, geyser e fumarole sono anche molto utili: gli islandesi ricavano dai vulcani il 25% del loro fabbisogno energetico.

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