Grande Piramide: i fisici scoprono il segreto della sua energia

La piramide di Giza è stata studiata con i metodi della fisica ed è emerso che riesce a concentrare l'energia elettromagnetica, e precisamente le onde radio

La Grande Piramide di Giza ha la capacità di concentrare l’energia elettromagnetica attraverso le sue camere per creare più grandi sacche di energia alla sua base, secondo una nuova sorprendente ricerca.

Per Tullio Scopigno, fisico dell’Università Sapienza di Roma, l’applicazione prospettata dai ricercatori è interessante “ma questo studio va preso con cautela, in quanto basato su modelli matematici non ancora supportati da evidenze sperimentali“. I ricercatori hanno condotto lo studio perché interessati alla struttura della della tomba del faraone Cheope dal punto di vista fisico. In particolare hanno voluto vedere come le onde radio si distribuiscono nella sua complessa struttura.

Per farlo hanno ipotizzato che non ci siano cavità sconosciute e che il materiale calcareo da costruzione sia uniformemente distribuito. Sulla base di queste ipotesi è stata messa a punto una simulazione matematica e si è visto che la Grande Piramide può concentrare le onde radio nelle sue camere interne e sotto la base, un po’ come una parabola.

Sezione della Grande Piramide (fonte: Flanker, Wikipedia)

 

Scienziati dalla Russia hanno scoperto che la più grande piramide dell’antico Egitto può focalizzare l’energia elettrica e magnetica nelle sue camere per innescare livelli più alti di energia. I ricercatori affermano che lo stesso effetto può verificarsi su scala minore, quindi potrebbe portare a nuovi e più efficienti sensori e celle solari.

Tuttavia, gli esperti alla base della scoperta sottolineano che ciò non significa che gli antichi egizi sapessero che la Grande Piramide di Giza avrebbe fatto questo e non erano a conoscenza delle sue proprietà. 

Su questo argomento ci sarebbe molto da dire. Secondo noi è l’ennesima prova, e forse proprio quella definitiva per dimostrare appunto il contrario. Quanto descritto in questa scoperta getta le fondamenta su una nuova storia; come facevano ad avere queste conoscenze i popoli dell’antichità?

Un’altra cosa importante e che quanto descritto in questa ricerca, ed in particolare il sistema di incameramento di energia è lo stesso disegno progettuale delle più antiche piramidi-monte bosniache.

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Ricostruzione del segnale radio della piramide di Visoko

 

Potete leggere l’articolo qua

Una dichiarazione dell’Università ITMO, Russia, recita: “Mentre le piramidi egizie sono circondate da molti miti e leggende, abbiamo poche informazioni scientificamente attendibili sulle loro proprietà fisiche.

“A quanto pare, a volte queste informazioni si dimostrano più sorprendenti di qualsiasi finzione.”

Il team ha usato una combinazione di matematica e fisica per fare la scoperta, ma ha anche ammesso che a causa della mancanza di conoscenza della struttura interna della Grande Piramide, hanno dovuto fare alcune supposizioni.

Questo avviene, rileva Scopigno, perché “la lunghezza d’onda delle onde radio, compresa 200 e 600 metri, è in un certo rapporto rispetto alle dimensioni della piramide”. Questo significa che per avere lo stesso effetto con altri tipi di radiazioni che hanno lunghezze d’onda diverse, come la luce, sono necessarie strutture di dimensioni diverse, precisamente occorrono dispositivi in miniatura. Ecco perché i ricercatori prevedono di progettare nanoparticelle, ossia delle dimensioni di qualche milionesimo di millimetro, e a forma di piramide,  in grado di riprodurre effetti simili nel campo ottico, da usare nelle celle solari.

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