Gli abitanti di Marte si sono rifugiati in Antartide 1 milione di anni fà

Un documento declassificato di origine CIA fornisce i dettagli del cataclisma che ha cambiato per sempre la superficie marziana. Poco prima dell’evento, un milione di anni fà gli abitanti di Marte hanno unito i loro sforzi e tutte le loro conoscenze in campo scientifico, medico ed aerospaziale per fuggire dalla distruzione del loro pianeta.

Questa ipotesi e supportata dal fatto che recentemente in Antartide è stata trovata congelata una sorta di colonia con individui perfettamente conservati ed dai primi rilievi effettuati nella massima segretezza, non apparterrebbero a nessun ceppo etnico conosciuto.

Antartide

Un tale scenario è coerente con le affermazioni di  Corey Goode (per’altro intervistato da David Wilcock a riguardo di tesi Universo multidimensionale) dove spiega che i rifugiati extraterrestri hanno trovato rifugio sulla Terra per almeno cinquecentomila anni, e che i preparativi sono in corso di rivelare ufficialmente cosa è stato trovato negli scavi in Antartide.

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Già nel 28 marzo 2016, Goode ha descritto varie fonti privilegiate che gli aveva parlato l’afflusso di rifugiati provenienti da altri pianeti durante la storia della Terra, questi rifugiati, in diversi momenti della storia, provenienti comunque da un paio di pianeti diversi del nostro sistema solare, pianeti, dove per un motivo o per l’altro non erano più adatti ad ospitare la vita.

Goode ha detto che Marte era proprio uno dei pianeti da cui sono giunti i primi rifugiati. I marziani, per l’epoca erano altamente avanzati tecnologicamente, ma questo non era del tutto sufficiente per poter vivere sulla superficie del nostro pianeta, per motivi biochimici-elettromagnetici legati alle cellule, la loro salute e la loro sopravvivenza era a rischio, per questi motivi  Goode sospetta che essi si sono rifugiati sotto la superficie, la “Terra Cava”.

A supporto della tesi della superdistruzione del pianeta Marte è il Dr. Thomas Van Flandern, astronomo capo al U.S. Naval Observatory, il primo ad esporre seriamente la possibilità che la cintura di asteroidi è creata dai resti di un ex-pianeta .

Ha stilato diversi saggi accademici su ciò che ha descritto come “Ipotesi del Pianeta Esploso”, dove ha suggerito che la fascia principale degli asteroidi del nostro sistema solare nasce dalla distruzione di un grande satellite di Marte.

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Mettendo tutte queste ipotesi insieme, abbiamo forti suggerimenti che i due pianeti originali vicini a quella che oggi è la fascia principale degli asteroidi: gli ipotetici “Planet V” e “Planet K”. Questi erano probabilmente i pianeti giganti gassosi con lune di dimensioni significative, come Marte, prima della catastrofe.

È possibile che questo riassume la prova che Marte non era un pianeta originale di fatto, ma piuttosto una luna di un pianeta ormai esploso.

Molti di questi punti sono le conseguenze di orbitare intorno ad un pianeta pianeta massiccio che saltare in aria nelle vicinanze, facendo saltare in tal modo l’emisfero rivolto ad esso e lasciando l’emisfero opposto relativamente indenne. Particolarmente significativo a questo proposito è il fatto che la metà di Marte è saturo di crateri e l’altro emisfero e praticamente liscio.

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Qualsiasi civiltà con conoscenze tecnologiche alla luce di questi eventi, avrebbe dato il tutto per tutto per la continuazione della propria specie. Uno sforzo che deve essere stato immenso, possiamo solo immaginarlo.

Questo porta alla domanda se i marziani in fuga, hanno davvero creato colonie sulla terra, almeno uno delle quali in Antartide.

Nella descrizione apparsa sul documento, i marziani sono stati descritti come molto alti e magri, e che erano anche in possesso di navette usata per il trasporto di profughi alla posizione sicura – Terra. Ciò è coerente con quanto affermato da Goode quando è stato portato in Antartide all’inizio di gennaio 2017 per vedere personalmente ciò che veniva scavato in segreto.

In un briefing privato, Goode ha confermato i suoi precedenti rapporti su una “civiltà preadamitica” trovata flash congelata in Antartide , appunto esseri alti e magri.

In interviste precedenti, Goode ha descritto come si presenta la colonia, ben al di sotto di due miglia di ghiaccio, e testimoniato che un’area vulcanicamente attivo e di conseguenza ricca energia termica usata come fonte di energia. Nella seguente illustrazione grafica di come poteva presentarsi il luogo interessato con gli sfiati di vapore che dimostrano l’intensa energia termica utilizzata come fonte di energia.

 

Le testimonianze di Goode sono coerenti con quanto scritto dalla CIA. I marziani hanno dovuto abbandonare il loro mondo morente su navicelle spaziali, direzione Terra, che all’epoca era geologicamente molto attivo in quel momento. A quanto pare, l’Antartide, è stato scelto come un luogo opportuno per una colonia di profughi marziani, ed ovviamente il continente antartico si trovava in una posizione più tropicale e che era sia molto verde sia vulcanicamente attivo circa un milione di anni fa.

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Purtroppo, almeno all’apparenza, tutti i loro sforzi, tristemente non sono stati sufficienti. Questo dramma è dettato dal fenomeno della de-evoluzione. Per una civiltà avanzata che si ritrova in un ambiente nuovo, il dover reinventarsi la lavorazione dei metalli per crearsi ciò che serve, il dover trovare fonti di cibo e di sostentamento porta ad una sfida senza precedenti, il viaggio nello spazio era solo l’inizio. Il ritrovarsi a dover ricostruire la civiltà e comunque una sfida. Basta che immaginiamo noi stessi, presi da un giorno all’altro e spostati in una giungla, con un cellulare e qualche altro suppellettile, cosa accadrebbe?
I discendenti dei profughi marziani che vivevano nella ospitale Antartide sono stati colti alla sprovvista da un improvviso “spostamento dei poli” avvenuto circa 12.000 anni fa che e scandito la loro fine.

La divulgazione ufficiale di questi eventi avrebbe rivoluzionato la nostra comprensione della storia del mondo. Il rilascio digitale dei documenti declassificati della CIA che dettagliano questi eventi, aiuterebbero in modo significativo la nostra civiltà globalizzata ad evitare un destino simile a quello incontrato da civiltà precedenti sulla Terra, sia altrove nel nostro sistema solare.

[http://exopolitics.org]

 

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