Come ci hanno venduto a Bill Gates

 

Bill Gates ha pagato l’ISS . Quattro soldi.

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Per quattro soldi,  oltretutto.  A Bill potevano e dovevano chiedere dieci volte di più, anzi cento:  il miliardario vaccinista aveva molto di più  da noi contribuenti.

Il premier Giuseppe Conte, appena arrivato al governo, aveva versato  una cifra mostruosa di denaro di noi contribuenti proprio a lui, Bill Gates, creatore e fondato della GAVI Alliance:

LONDRA, 4 GIUGNO  2020 – L’Italia aumenta i suoi sforzi per i vaccini: al vertice organizzato a Londra dal governo britannico a favore di Gavi Alliance, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha annunciato un incremento dell’impegno italiano sino al 2030 di 120 milioni di euro per un importo totale di 287,5 milioni.

L’Italia darà quasi 80 milioni di euro alla nuova Covid Facility di Gavi, per accelerare lo sviluppo del vaccino contro il Coronavirus ha annunciato il presidente del Consiglio al ‘Global vaccine summit’. Ulteriori 150 milioni fino al 2030 andranno all’IFFIm (International Finance Facility for Immunisation), a sommarsi ai 137,5 già previsti.

“Questi contributi sono un segnale concreto della nostra volontà di continuare a investire in un efficace multilateralismo, in cooperazione internazionale e solidarietà. Intendiamo mettere questi valori al centro della nostra presidenza del G20 nel 2021”, ha detto il premier nel suo video-intervento alla conferenza.

Dall’anno della sua fondazione, nel 2000, Gavi Alliance ha messo insieme quasi 10 miliardi di dollari destinati alla distribuzione di vaccini ai bambini, soprattutto nelle aree più povere del mondo:

Nella direzione  GAVI, la Bill and Melinda  Gates Foundation ha un seggio permanente, il che è ovvio essendo Bill il fondatore.  Le altre due entità coperte d’oro,

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ll’International finance facility for immunization (Iffim), e la Coalition for epidemic prepararedness innovations (Cepi), che ha ricevuto da noi  un secondo finanziamento di 5 milioni, hanno sempre Gates come padrone:

“Entrambe le strutture sono legate alla galassia Microsoft” scrisse  La Verità. “La prima è uno strumento finanziario che immette sul mercato delle obbligazioni i ‘vaccine bonds’ per raccogliere risorse da destinare a Gavi Alliance, l’alleanza mondiale dedicata alle vaccinazioni (partnership fra soggetti pubblici e privati), lanciata nel 1999 da Bill e Melinda Gates”.

Ora,  se ci fosse un giudice a Norimbergamo,  sarebbe soeranbile che chieda a Conte il perché di quella immensa “dazione” a Bill Gates ; in base a quale ordine ricevuto? Da chi?

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Perchè? Per ordine di chi?

Non sembra invece che ci sia un giudice a Berlino,  che raccolga la testimonianza del ministro della Sanità federale, Karl Lauterbach, e della sua incredibile serie di ammissioni:

Potete trovare il video qui (inizio: 3:54; fine: 15:17 [l’intervista al ministro della salute inizia alle 8:07).

Ecco alcune ammissioni bomba arrivate dalla chiacchierata tra Lauterbach e il giornalista, che ha fatto un ottimo lavoro nel tenere il ministro della Salute sulle spine…

  • Le lesioni indotte dal “vaccino” COVID-19 sono uniche e spesso non suscettibili di interventi medici tradizionali!
  • È necessaria la ricerca per capire come trattare le lesioni uniche causate dai “vaccini” sperimentali COVID-19 che sono ancora nei loro esperimenti clinici iniziali di fase 3 per valutarne la sicurezza nonostante non ci siano più controlli trattati con placebo per facilitare il rilevamento di segnali di sicurezza!
  • Le agenzie governative devono essere più veloci nel riconoscere le lesioni causate dai “vaccini” COVID-19; difficile da fare quando tutto ciò che possono fare è affermare incessantemente e in modo robotico di essere “al sicuro”.
  • I programmi di compensazione del governo sono un disastro, ecco perché Lauterbach si è sentito obbligato a dire “quindi posso capire perché le persone qui si lamentano”.
  • “E stiamo lentamente [sì, troppo lentamente!] acquisendo una comprensione più chiara della situazione”; nel senso, ‘stiamo iniziando a riconoscere che più persone sono ‘vax’-ferite di quanto abbiamo mai ammesso pubblicamente’!

Ecco un’enorme bomba lanciata dal ministro della Salute …

Nel 2021 ha affermato in un Tweet che i “vaccini” COVID-19 non avevano effetti collaterali . Sorprendentemente, la sua attuale ammissione è: ” Era un’esagerazione che una volta ho fatto in un Tweet sconsiderato. Non rappresentava la mia vera posizione. “! È eclatante che un ministro federale della Salute lo stia ammettendo DOPO aver costretto la maggior parte delle persone a farsi vaccinare e affermando che tutti hanno dato un consenso pienamente informato. Dopo un disperato tentativo di fare marcia indietro, il tutto mentre sembrava incredibilmente a disagio, Lauterbach è stato chiamato dall’intervistatore per aver ripetutamente promosso il suo messaggio secondo cui i colpi erano “più o meno privi di effetti collaterali”.

L’intervistatore a Lauterbach:

“Quindi, hai sempre dato l’impressione che gli effetti collaterali non siano davvero una cosa.”

Ed ecco la più grande bomba di tutte…

  • Per quanto riguarda le gravi lesioni indotte dal “vaccino” COVID-19, Lauterbach ha dichiarato:

“Sono sempre stato consapevole dei numeri. Sono rimasti relativamente stabili. … 1:10.000 : alcuni potrebbero dire che è molto , e alcuni potrebbero dire che non è così tanto.”

…e le iniezioni di COVID-19 sono state obbligatorie quando alcune persone hanno affermato che ci sono stati “molti” eventi avversi gravi!?!

  • Ciò ha confermato ciò che Lauterbach ha detto in precedenza nell’intervista:

“Secondo gli ultimi dati della ricerca, le lesioni gravi da vaccino sono molto rare. L’incidenza è inferiore a 1:10.000 vaccinazioni “.

  • E poi lo ha dichiarato una terza volta…

“Ma sì, 1:10:000 , questa è l’incidenza di gravi effetti avversi “.

il ministro federale della sanità tedesco ha espresso la speranza  che le aziende farmaceutiche aiutino volontariamente a risarcire le persone danneggiate dai “vaccini” COVID-19. “Questo perché i profitti sono stati esorbitanti. Profitti semplicemente

https://www.maurizioblondet.it/bill-gates-ha-pagato-liss-quattro-soldi/

Le tasse degli italiani a Bill Gates

La VeritàL’Italia si sta impoverendo. Sempre più professionisti, imprenditori, commercianti, addetti ai servizi di bar, ristorazione e turismo, sono a un passo dal perdere il lavoro. Con lo stesso ritmo cresce il costo della vita: rincarano le bollette e aumenta la spesa dei generi di prima necessità. Chiunque abbia fatto la spesa al supermercato negli ultimi sei mesi si è accorto dell’impennata dei prezzi di fine lockdown. A ciò si aggiungano le carenze, ormai datate, di Istruzione e Sanità.

In mezzo a tutto ciò, il primo ministro Giuseppe Conte ha annunciato che verserà un generoso contributo, pari a 287,5 milioni di euro, a due organizzazioni vicine a Bill Gates. La somma non è un regalo di Conte ma dello Stato italiano. Cioè nostra.

Stiamo facendo beneficienza, senza saperlo, a una fondazione molto ricca che dal 2006 chiede sostegno a tutti i Paesi benestanti, per sostenere le ricerche sui vaccini e aiutare (con le vaccinazioni) i Paesi poveri. Giusto o sbagliato che sia, non è il punto. Non entriamo nel merito, per ora. Poiché vi sarà sempre qualcuno che non condivide le ragioni per le quali il proprio Paese decide di spendere il denaro pubblico.

Lo scandalo

In questo caso però non si tratta della volontà di un Paese. Ma solo della decisione del premier Giuseppe Conte. Il Parlamento non si è espresso a riguardo. Non ha scelto di devolvere quella cifra agli enti che ruotano attorno a Gates.

Qui potete ascoltate il dissenso del parlamentare Claudio Borghi e nella foto allegata leggere l’articolo della Verità del 5 giugno.

Andiamo con ordine

Nel decreto rilancio che verrà discusso la settimana prossima in Parlamento e che contiene 280 articoli (“tutti potenzialmente modificabili” fa presente Borghi) ce n’è uno che prevede un finanziamento di 150 milioni di euro da devolvere, dal 2026 al 2030, in 5 rate da 30 milioni ciascuna, all’International finance facility for immunization (Iffim). Si parla anche di un secondo finanziamento, di 5 milioni, da donare quest’anno alla Coalition for epidemic prepararedness innovations (Cepi)

“Entrambe le strutture sono legate alla galassia Microsoft” scrive La Verità. “La prima è uno strumento finanziario che immette sul mercato delle obbligazioni i ‘vaccine bonds’ per raccogliere risorse da destinare a Gavi Alliance, l’alleanza mondiale dedicata alle vaccinazioni (partnership fra soggetti pubblici e privati), lanciata nel 1999 da Bill e Melinda Gates”.

Tuttavia, qualche giorno fa (il 4 giugno), mentre il nostro premier era a Londra al vertice dell’Alleanza Gavi con altri 35 capi di Stato, ecco che sono saltate fuori le sorprese. Conte ha annunciato che aumenterà notevolmente il contributo che lo Stato italiano devolverà come risposta al Covid 19. Vi sarà una nuova sovvenzione di 120 milioni di euro da aggiungersi ai 155 previsti nel decreto bilancio.

In spregio alle istituzioni

Conte ha già deciso di usare quel denaro senza coinvolgere il Parlamento. Si può fare? No, che non si può. “Durante i lavori in aula quell’articolo potrebbe cambiare – ha spiegato Borghi. Ad esempio la cifra potrebbe sostenere altre fragilità del Paese, i disoccupati, i disabili, le scuole. Perciò – conclude Borghi – invito il premier a telefonare a Gates e ad avvisarlo che il finanziamento non è affatto sicuro”.

Il vento antidemocratico

Al momento, a contestare la decisione dell’uomo solo al comando pare siano stati solo il parlamentare leghista Claudio Borghi e il ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà. E gli altri?

Il precedente

Ci si chiede come mai la prima rata della (probabile) donazione che Conte vorrebbe destinare a Bill Gates decorra dal 2026 quando a settembre dovrebbe arrivare già nelle nostre Asl il vaccino Moderna, quello in pole position, finanziato proprio dal fondatore di Microsoft.

Qui trovate le risposte. “Una prima tranche di fondi era stata elargita già dal governo Berlusconi all’International Finance Facility for Immunization (Iffim): la finanziaria 2006 stabilì un contributo di 504 milioni di euro, con versamenti annuali, fino al 2025, con un onere pari a 3 milioni per il 2006, a 6 milioni per il 2007 e valutato in 27,5 milioni a decorrere dal 2008″. In sostanza, fino al 2025 c’è la copertura di mezzo miliardo”.

La finanziaria 2006, almeno, fu votata dal Parlamento.

Vessati e obbligati

Ci piacerebbe che almeno quest’anno e non, come accadde con la legge Lorenzin sull’obbligo vaccinale, il Parlamento “svincoli” la salute di tutti cittadini, da 0 a 90 anni, da qualsiasi condizione o ricatto.

Di più: che non sia complice della diffusione di false illusioni sui vaccini anti influenzali. I quali, anche quando funzionano, non proteggono dai centinaia di virus para influenzali circolanti da ottobre ad aprile che danno gli stessi sintomi dell’influenza. Si chiarisca anche il ruolo dell’anti pneumococco (che protegge solo da 13 ceppi di un tipo solo di polmonite).

La verità

https://blog.ilgiornale.it/locati/2020/06/07/le-tasse-degli-italiani-a-bill-gates/

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