I vampiri esistono: In Italia sono almeno 2mila e legalmente riconosciuti

I vampiri sono veramente fra noi, e bevono sangue, come nelle tante saghe di genere vampiresco di ogni ordine e grado, da Nosferatu di Murnau in giù.

C’è un’associazione a rappresentarli, la Lega italiana real vampires, duemila persone in tutta Italia con capitale Meldola, in Romagna, ma i seguaci di Dracula potrebbero essere molti di più, perché molti di loro preferiscono restare “nell’ombra”.

Ma al di là dei gusti dark e neo gothic sconfinanti nell’horror che trapelano dal sito internet dell’associazione, alla base di certe consuetudini singolari c’è una condizione fisiologica il cui segno più vistoso è una temperatura corporea inferiore al normale, da cui discenderebbe una maggiore inclinazione a vivere nelle ore notturne e la pratica di bere sangue per attingere energia vitale, almeno per una piccola parte di loro, una cinquantina sui duemila di cui sopra.

Il sangue viene messo a disposizione gratuitamente da volontari, dunque ogni traffico illegale è scongiurato, ma di certo colpisce un comportamento che negli Usa è oggetto di approfondimenti scientifici e attenzioni mediche. Di veri vampiri si tratterebbe dunque, e non di gente appassionata di un genere che da duecento anni a questa parte occupa una parte non trascurabile nell’immaginario e nella letteratura, oltre che nel cinema.

Da Nosferatu a Meldola poi la distanza è molto minore di quanto sembri, prova ne sia che il paese romagnolo, già set per le riprese di teaser su serie tv vampireggianti ispirate alle sceneggiature di Davide Santandrea, il presidente della Lega italiana vampiri, a inizio 2017 ospiterà una troupe impegnata nella lavorazione di un film. All’opera, intitolata “Il diario della bestia”, secondo Santandrea sarebbero interessate Netflix e Sky.

[http://www.ilsecoloxix.it]

 

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