“Ufo del Baltico”: Gli oggetti del mistero sono due

Uno strano oggetto circolare è stato trovato nel Mar Baltico, lo scorso anno. Adesso, però, secondo quanto emerge da un recente report della CNN, un altro oggetto di forma discoidale, è stato ritrovato vicino al precedente, a soli 200 metri dal primo rinvenimento e 300 metri al di sotto della superficie del mare, ed in entrambi sembra apparire chiaramente una scia sul fondale, proprio come nei classici atterraggi di emergenza.

Innanzitutto partiamo dall’ immagine senza ritagli, in pratica la lettura composta dei due rilevatori sonar montati a bordo della nave rilevatrice, con la traccia centrale scura che rappresenta il punto “cieco” del sonar stesso.

Quindi se di USO si tratta, questi sono ben due, precipitati parallelamente in mare in perfetta sincronia ed atterrati sul fondale producendo la stessa identica traccia in contemporanea.

Anomalia del Baltico: il team Ocean X riferisce anomalie agli apparati elettrici

l misterioso corpo dalla forma arrotondata, che è stato scoperto sul fondo del Mar Baltico nell’estate del 2011,  potrebbe emanare un campo di energia tale da mettere KO le apparecchiature elettriche. Il Team di ricercatori Ocean X,  riferiscono in una recente intervista all’agenzia di stampa russa RIA Novosti,  che i dispositivi elettronici si spengono automaticamente,  quando una nave passa attraverso l’area del misterioso oggetto.

Questo dettaglio probabilmente è stato decisivo per ispirare l’ultima ipotesi sulla cosiddetta “anomalia del Baltico”,  che la riporta decisamente sulla Terra senza però togliergli il fascino del mistero. Un ex ufficiale della Marina svedese, tale Anders Autellus, si dice sicuro di aver capito cosa sia quel disco adagiato nel Golfo di Botnia: sarebbe un’arma segreta nazista, di tecnologia sconosciuta, risalente alla Seconda Guerra Mondiale.

La strumentazione, rimasta sepolta nel fondale per tutti questi decenni, sarebbe stata utilizzata per rendere difficile la navigazione dei sottomarini nemici, soprattutto britannici e sovietici. La struttura, in doppio strato di cemento armato, sarebbe stata dotata in origine di una rete metallica- erosa dal passare del tempo- che serviva  per bloccare i sonar.

“Questa area del Baltico era vitale per l’industria bellica tedesca, perchè qui venivano prodotti i cuscinetti a sfera per i carri armati: non averne più avrebbe significato una battuta d’arresto” ha spiegato l’esperto in un’intervista al giornale svedese ‘Expressen’. Autellus ha poi aggiunto:”Questa scoperta supera di gran lunga tutte le altre ed è di un’ importanza storica straordinaria.”

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