Dr. Roger Leir: Il Chirurgo degli Impianti alieni

Il dr. Roger Leir, un pediatra di Thousand Oaks, California, fondatore del FIRST ( Fondo per la Ricerca Interattiva e la Tecnologia Spaziale ) e Derrel Sims, C.Ht, R.H.A., ipnoterapista diplomato, co-fondatore del FIRST  e investigatore UFO con 27 anni di esperienza, diressero le operazioni chirurgiche con successo insieme ad un team di medici professionisti competenti e di volontari.

La prima serie di  “operazioni sugli impianti” ebbe luogo il 19 Agosto del 1995, presso la clinica podiatrica del dr. Roger Leir a Thousand Oaks, California.

Il dr. Roger Leir, conosciuto a livello internazionale per le sue estrazioni d’impianti, è tuttora sollecitato per praticare questo tipo di interventi. Il lavoro di Leir divenne di dominio mondiale quando presento’ il video del caso SC001-09-08: il paziente aveva la reminiscenza di un rapimento nel febbraio 2008. L’oggetto, situato nel secondo dito del piede sinistro emetteva una frequenza radio di 14.74850 Mhz – irraggiava anche RF nella banda ELF delle micro onde.

Roger Leir e la sua squadra l’hanno estratto sotto anestesia locale il 6 settembre 2008. L’oggetto si è scomposto in più frammenti.

Alcuni prelievi della pavimentazione di cemento intorno alla casa, del muro della camera da letto e alcuni utensili in cucina presentavano anomalie magnetiche. Sono state rilevate su una parete delle impronte di quattro dita di un bambino; due giorni dopo l’estrazione, gli elementi estratti, che erano conservati in un barattolo sterile, hanno cambiato colore e sembra che si siano ricomposti nella forma iniziale dell’impianto. L’impianto è stato esaminato al microscopio, ai raggi X, e con la spettrografia. L’origine meteorica è stata evidenziata con il ratio nichel/ferro. Numerosi elementi trovati sono piuttosto rari sulla Terra e mai presenti nel corpo umano (iridio, palladio,torio, uranio, rodio, ittrio, samario, rubidio, neodynium, dysposium, etc…)

Gli impianti estratti sono stati affidati a diversi laboratori come il Los Alamos National Lab., New Mexico Tech e l’Università di California a San Diego. Il Dr Leir racconta che gli scienziati altamente qualificati che hanno analizzato questi impianti non sono riusciti a spiegare le anomalie che essi presentano nelle loro strutture biologiche e metallurgiche.

“Questi oggetti sfidano ogni spiegazione scientifica perché presentano dei ratio isotopici che non si trovano sulla Terra.

I Casi

Pat Parrinellio, un 47enne di Houston, Texas, e Mary Jones ( pseudonimo ) 52enne, pure del Texas, avevano oggetti anomali sulle lastre dei raggi X, tuttavia entrambi coinvolti con gli UFO e non  avevano mai avuto precedenti interventi.

Entrambi furono seguiti da Derrel Sims dello HUFON ( Capo investigatore per lo Houston UFO Network ) e affidati al dr. Roger Leir per la chirurgia, in  base  ai loro passati incontri con gli UFO e grazie ai raggi X che confermarono gli oggetti anomali. L’oggetto di Pat fu rimosso dal dorso della sua mano sinistra, e quello di Mary dal suo alluce sinistro. Tutto senza pagare nulla. I suddetti impianti rimossi da questa prima serie furono studiati da 2 differenti patologi, e poi spediti a vari laboratori indipendenti per analisi più estese.

I tests fatti su tali impianti erano: una valutazione di patologia del tessuto, spettroscopia tramite effetto di collasso a mezzo laser  ( LIBS ), esteso test metallurgico  con prova  di densità d’ immersione, spettroscopia depressiva tramite raggi X, microscopia  a scansione elettronica, analisi del modello di diffrazione  ai raggi X e analisi di proprietà elettromagnetiche e di fluorescenza.
Analisi sugli isotopi sono ancora in corso. Le prove furono condotte dal NIDS ( Istituto Nazionale per la Scoperta Scientifica ), New Mexico Tech, e altri istituti indipendenti.

Ma non è tutto.  Mentre questi oggetti inusuali erano sotto esame scientifico, un’altra serie di rimozioni chirurgiche ebbe luogo il 18 Maggio 1996.
Due donne si fecero avanti  in seguito a queste nuove  rimozioni e per l’ intervista e gli studi seguenti. Dorothy O’hara, una donna 61enne da PalmSprings, California, e Alice Leavy, 40enne, da Newberry Park, California; ognuna aveva oggetti simili rimossi dalla gamba sinistra.   Un ‘ altra donna, Licia Davidson, 37 anni, che aveva avuto numerosi incontri con UFO e alieni, aveva un oggetto cristallino che fu rimosso dal suo piede nel  Gennaio del 1997.

Scoperte

” I ritrovamenti di queste operazioni di rimozione sono piuttosto strani ”, disse il dr. Leir: “ In tutti   questi casi non ci fu virtualmente nessuna reazione infiammatoria”. Ciò non è normale. Normalmente, i corpi estranei incistati nei tessuti danno reazioni acute o croniche infiammatorie e possono includere fibrosi e formazione di cisti. Questo non fu il caso che  trattiamo. I referti patologici delle prime due chirurgie rivelarono che gli oggetti metallici erano  incapsulati in una densa e spessa membrana grigia. Essa consisteva di coagulo grigio proteiniforme, emoseridina e cheratina pura. Più semplicemente, proteine del sangue e cellule  particolari che si trovano di solito in superficie sulla pelle.

I robusti gusci che incapsulano gli impianti furono altresì trovati contenere nervi proprio-cettori,  cellule  nervose e del sangue proprie del tessuto malato in quella parte del corpo. Questi gusci da impianti emanano una luce verde fosforescente in  presenza di luce ultravioletta. Gli impianti delle due donne , della seconda serie, non mostrarono proprietà metalliche come quelli della prima serie. Invero, gli  oggetti biancastri sferoidali  non contenevano il duro rivestimento biologico, né davano  fluorescenza ai raggi UV. Tali tipi di impianti ( possibilmente biologici ) pure lamentavano la mancanza di risposta infiammatoria, secondo i rapporti di patologia.

L’ oggetto di tipo cristallino, escisso dal piede nella più recente operazione,  aveva anch’ esso mancante  la dura e grigia membrana esterna e non aveva virtualmente nessuna risposta infiammatoria come negli altri impianti. I risultati di tests sulla prima serie di operazioni rivelarono che gli oggetti a forma di ago lamellare in questione sono principalmente di origine meteorica, contenendo almeno 11 differenti elementi.

In una intervista con Alien Encounters Magazine (Numero di Luglio 1997, Gran Bretagna ) Derrel Sims fece commenti sulla mancanza di rigetto verso gli impianti:”

Sembra che la densa membrana fibrosa possa essere originata dalla pelle della persona. Se tale ipotesi è giusta, sembra che l’ oggetto metallico sia avviluppato in una guaina di materiale cheratinoso ( superficie della pelle ). Fibre nervose poi circondano il tessuto e  sembrano collegate a nervi più importanti. Il fatto che entrambe le persone ( dalla prima serie di chirurgia ) obiettarono verbalmente e fisicamente potrebbe essere indicazione di tale connessione al sistema nervoso.”

Mr. Sims crede che le indicazioni di un’ origine extraterrestre degli impianti siano molto forti. “ Ma”, mr. Sims concede, “ Qualsiasi cosa gli scienziati dicano su  coloro che hanno esaminato gli oggetti, questo è ciò che noi diremo.” Derrel Sims ha dichiarato che un confronto di tutti i tests deve essere fatto prima che le specifiche del caso possano essere rilasciate.

Questo è lo standard della procedura seguita in ogni impresa scientifica.

La valutazione scientifica è il nostro migliore alleato, ma  le esperienze e le opinioni dei coraggiosi individui coinvolti in queste procedure chirurgiche sono egualmente importanti.

Una serie di semplici domande furono poste ad ognuno dei volontari.  Quando fu chiesto sul come e quando i loro impianti avrebbero potuto essere collocati, Pat Parrinellio,  di Houston, Texas, pensava che il suo impianto potesse essere stato messo durante un incontro UFO che ebbe nel 1954, all’ età di 6 anni.

I segni

Molti sono i segni che distinguono un addotto da chi non ha mai avuto problemi di abduction: alcuni sono segni interni, legati alle esperienze vissute, ricordi indelebili ma allo stesso tempo nascosti nelle pieghe dell’inconscio, e solo alcuni esperti al mondo possono, con una certa difficoltà, rendersi conto della loro presenza.

Altri segni, invece, sono decisamente più visibili: si tratta delle famose cicatrici presenti sulcorpo degli addotti.

All’origine di questo lavoro c’è la prima storica cicatrice, scoperta e segnalata da Bud Hopkins (USA) e mostrata anche nel film Intruders, tramite il quale, con l’ausilio della finzione scenica, la sua esistenza fu resa nota ad un pubblico ancora incredulo.

Questa cicatrice è molto comune sugli addotti, anche se non sempre sembra presente.

Cicatrice
Cicatrice
Cicatrice
Cicatrice
La cicatrice appare come un lieve avvallamento della pelle, come se il tessuto fosse statoasportato per mezzo di un’operazione di liposuzione.A seconda della proprie caratteristiche, la pelle può presentarsi leggermente arrossata, oppure, a periodi, arrossarsi per poi tornare normale, cioè del colore di quella circostante. A volte la cicatrice è difficilmente identificabile, in quanto non ci sono arrossamenti e l’affossamento della cute appare poco pronunciato e quasi invisibile.

Talvolta, come si vede sopra, il “prelievo di tessuto” è stato ripetuto. Il soggetto non appare cosciente di avere quella cicatrice, anche se l’ha vista magari per nni; solo nell’istante in cui lo si fa ragionare sull’esistenza di quello strano marchio, ualcosa, dentro di lui, si muove e, per la prima volta, l’addotto si rende conto di esserlo veramente!
Mai, come per il fenomeno abduction, sono sembrate esistere tante prove concrete e mai, come in questo caso, si è dovuto prendere atto della stupidità degli ufologi di stato, incapaci, nonostante tutto, di partecipare ad una battaglia, quella della conoscenza, che da tempo ha portato l’organizzazione a cui appartengo dall’altra parte della barricata, a rimirare immensi spazi dove governanti corrotti, militari inutili, alti prelati collusi continuano a tenere l’umanità in un’ignoranza che potrebbe rappresentare la sua futura tomba.

Le prove

l più importante investigatore del fenomeno degli impianti extraterrestri è l’ipnoanestesista e ipnoterapeuta statunitense Derrel Sims, ex – agente della CIA e capo investigatore del FIRST, acronimo di “Fund for Interactive Research and Space Technology”.

 

Derrel Sims
Derrel Sims

Sims è attualmente in possesso di una collezione composta da decine di artefatti rimossi dai corpi dei presunti rapiti e ha pubblicato le conclusioni delle sue indagini nel libro “Alien Hunter: The Medical and Scientific Evidence”, scritto in collaborazione con il dott. Roger Leir.

Secondo i due autori gli impianti, in quanto prove fisiche, costituirebbero una delle testimonianze più valide a sostegno della veridicità delle esperienze raccontate dai rapiti. E’ comunque difficile, anche a detta dello stesso Sims, provare se gli impianti siano effettivamente di natura aliena visto che le indagini, da lui condotte, non hanno ancora portato ad una risposta definitiva.
“Continuano ad emergere nuovi dati”, ha dichiarato il capo investigatore del FIRST all’interno di un articolo pubblicato nella rivista brasiliana UFO, “scoperti da noi e da altri investigatori.

Noi rifiutiamo l’implicazione spirituale del fenomeno… crediamo soltanto che le evidenze siano molto forti… siamo comunque dell’opinione che qualsiasi prova, prima di poter essere relazionata agli UFO, debba necessariamente essere passata al vaglio di scienziati specializzati”.

Il Dipartimento di Medicina dell’Università di Houston, al quale il FIRST ha affidato le analisi degli impianti, ha rilevato nel nucleo interno la presenza di diversi tipi di metallo coperti da una sorta di gelatina che si innesta alla perfezione nel tessuto connettivo. A volte, la parte esterna è costituita da un materiale simile alla ceramica. I biologi, gli etnomologi e i microbiologi che hanno effettuato le analisi, ignari della motivazione per la quale gli oggetti erano stati sottoposti ad esame, non hanno saputo spiegare il motivo della loro presenza nel corpo dei “pazienti”.

La particolarità degli impianti consiste nel fatto che questi, nonostante siano corpi estranei, non provocano alcun tipo di infezione e, in alcuni casi, sono costituiti da composti chimici che non potrebbero esistere in tale matrice.

Un’altra particolarità sorprendente, la membrana che circonda questi oggetti è composta della sostanza del corpo dei pazienti. “In effetti”, aggiunge il Dr Leir, “ se la medicina riuscisse a fare la stessa cosa, non avremmo più problemi di rigetto con i trapianti”.Roger Leir è sorpreso che non si possa osservare alcuna lesione nella struttura molecolare della pelle dei pazienti, nel punto nel quale l’impianto sarebbe dovuto penetrare.

E aggiunge:“Questi impianti, che hanno proprietà magnetiche, potrebbero agire come sistemi di controllo, collegandosi al sistema nervoso degli individui che ne sono portatori. Secondo me questi impianti ci danno la prova che il fenomeno delle “abductions” è una realtà”.

Il Dr. Roger Leir si dichiara relativamente fiducioso sul fatto che la nuova amministrazione americana potesse accelerare la Divulgazione. “Ma una volta che sapremo la verità, in che cosa la nostra vita quotidiana sarà toccata?.

La vita di tutti i giorni continuerà, con le sue necessità, i suoi obblighi, e non penso che la cosa faccia una grande differenza”. Leir propone questa conclusione: “ Noi non dobbiamo preoccuparci per il divenire dell’umanità: i nostri figli e i nostri nipoti non hanno nessun problema con i concetti di manipolazione genetica, e loro considerano senza alcun problema la possibilità di un universo abitato.”

Il Video

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