Astana, il centro del mondo: La capitale del NWO

Il mistero di Astana, la capitale del Kazakistan considerata come centro dei cosiddetti Illuminati.

Una parola che si può pronunciare in qualsiasi lingua senza alcuna difficoltà,  6 lettere che anagrammate forma la parola SATANA, un trucco ben noto agli illuminati.
Come riporta Wikipedia, l’attuale termine deriva dal persiano “Astane”(آستانه), che significa “soglia sublime” e “porta reale”, ed era “una parola usata di solito per una capitale di uno stato monarchico o in una città-santuario, sacra”.

Sostenuta da miliardi di petrodollari, la città si sta costruendo da zero in una zona remota e deserta delle steppe asiatiche. Il risultato è sorprendente: una capitale occulto futuristico, che comprende il Nuovo Ordine Mondiale, mentre celebra la religione più antica che l’uomo conosca: adorazione del sole.

La città è ancora un cantiere enorme, ma gli edifici che sono già completati già riassumere la visione occulta di Nazarbayev.

Nel 2006 il Presidente Nazarbayev spende 58.000.000 di dollari per la costruzione di un edificio chiamato Palazzo di Pace e Riconciliazione. Questa costruzione a forma di piramide  è alta più di 70 metri. La struttura sembra essere una metafora del Nuovo Ordine Mondiale e della società in cui viviamo.

Concepito dall’architetto più prolifico della Gran Bretagna, Lord Norman Forster, questa piramide gigante è una presenza strana in mezzo alla steppa asiatica. L’edificio è dedicato a “la rinuncia alla violenza” e a “riunire le religioni del mondo“.

Norman Foster (architetto massone, suoi anche il Millennium Bridge e St. Paul’s Chatedral di Londra) ha detto che l’edificio non ha simboli religiosi riconoscibile per consentire il ricongiungimento armonioso delle confessioni. In realtà, la piramide è un tempio per la religione unica vera dell’occultista: l’adorazione del sole. Un viaggio all’interno di questo palazzo è davvero simbolico. Esso rappresenta il percorso di ogni essere umano di illuminazione. Il palazzo è diviso in tre parti.

 
Tale struttura, ideata e progettata dall’architetto inglese Sir Norman Foster, è alta 62 metri e si divide in tre parti.

La prima è il teatro dell’opera.

La seconda è il “The Research Center of World Religions”.

Ed infine l’ultima è la “Meeting Room”.

Esternamente la struttura ha una forma di piramide, tanto che è conosciuta anche come “Piramide della Pace”.

Molti ricercatori hanno fatto notare l’elevato grado di simbolismo presente in tale palazzo, e richiami  mondo dell’esoterismo e dell’occultismo, a iniziare ovviamente dalla piramide, uno dei simboli più usati dalla massoneria e dalle società segrete paramassoniche.

Inoltre ci sarebbero da segnalare le due colonne presenti all’esterno, che evocano le colonne tipiche del tempio massonico, Jachin e Boaz ( il cui utilizzo risale al Tempio di Salomone).

Tra l’altro c’è da notare che la suddivisione in tre parti della struttura potrebbe richiamare anche la divisione in tre gradi della Massoneria ufficiale:apprendista, compagno e Maestro.

Aprendo una piccola parentesi, c’è da dire che i “tre gradi” sono usati solo dal Grande Oriente, la cosiddetta massoneria regolare, mentre altri riti ne hanno molto di più.

Alcuni hanno definito Astana come la “capitale” dei cosiddetti Illuminati.

Sia come sia, indubbiamente il palazzo di Astana risulta avere forti affinità simboliche con il mondo dell’occulto, e tale tematica merita sicuramente di essere approfondita, per capire meglio la situazione.

“Il mondo si divide in tre categorie di persone: un piccolissimo numero che fanno produrre gli avvenimenti; un gruppo un po’ più importante che veglia alla loro esecuzione e assiste al loro compimento, e infine una vasta che maggioranza che giammai sarà ciò che in realtà è accaduto”.

Tenendo conto che la prima parte è costituita da un teatro, si potrebbe affermare, che oltre al significato esoterico/spirituale (“teatro” inteso come rappresentazione della vita ordinaria dei “profani” senza la consapevolezza spirituale degli “iniziati” ), da un punto di vista “complottista” esso si potrebbe accostare alla metafora del “teatrino politico e sociale”, atto a intrattenere e dividere la popolazione, mentre le élite egemoni comandano.

Può essere considerato un caso se questo corrisponde alla visione del popolo distratto dai media, dall’arte e dall’intrattenimento, governato dalle religioni marce, manovrate da quella cerchia ristretta di persone che decidono le sorti dell’umanità?

Ed è sempre un caso se Astana è anche l’anagramma di Satana, non solo in lingua italiana, ma anche in greco (traslitterato) che è un genitivo o vocativo o dativo, quindi il significato letterario del termine anagrammato indica un’appartenenza al diavolo?

E che dire della posizione geografica che sembra corrispondere alla posizione di Gog del paese di Magog?

DA WIKIPEDIA:

Gog e Magog sono leggendarie popolazioni dell’Asia centrale, citate nella tradizione biblica e poi in quella coranica, quali genti selvagge e sanguinarie, fonte di incombente e terribile minaccia.

In varie epoche furono identificati con sciti, goti, mongoli, tartari, Magiari o khazari. Anche la collocazione territoriale delle popolazioni Gog e Magog venne fantasiosamente definita in varie opere cartografiche dell’antichità, come la mappa di Ebstorf e la mappa di Hereford.

[http://www.complottisti.com – http://resisstenzaaglilluminati.altervista.org]

 

 

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